(da fonte Uaf-family)
Whatsapp è un’app di messaggistica che dal 2009 a questa parte è diventata una delle applicazioni più utilizzate, andando a sostituire i classici SMS. La piattaforma è diventata “luogo virtuale” di incontro e scambio intergenerazionale, grazie ai numerosi aggiornamenti e alle chat di gruppo utilizzate spesso dalle famiglie numerose, allargate, e non.
All’interno di essi vengono condivise foto e aggiornamenti sulla vita dei membri della famiglia. Quando nasce un bambino, per esempio, viene subito immortalato e la foto viene condivisa con nonni, genitori e amici.
Anche le videochiamate si sono rivelate un ottimo strumento per rimanere in contatto, soprattutto durante il lockdown. Sono molto amate da tutte le generazioni perché danno la possibilità di parlare senza limiti, senza costi telefonici aggiuntivi, con la possibilità di vedersi abbattendo la distanza che si può creare con i soli messaggi.
Il segreto del successo per Whatsapp è la semplicità delle sue funzionalità di base, intuitive e di facile apprendimento vengono insegnate ai nonni dai propri nipoti.
Secondo i dati, in Italia negli ultimi mesi, è cresciuto molto il numero di coloro che usano questi strumenti, riducendo il divario intergenerazionale anche se “solo il 34% delle famiglie composte da over 65 ha accesso ad Internet”, come ci dimostrano i dati Istat.
Secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore “fra gli over 75 che vivono da soli (donne e uomini), due su tre hanno almeno un nipote e nel 40% dei casi i contatti sono settimanali”.
Secondo gli studi della Fondazione Golgi Cenci questa comunicazione frequente può dare un contributo in termini di benessere: la socialità attutisce l’isolamento, stimola le attività celebrali e attenua gli impatti cognitivi dovuti alla perdita di volume cerebrale e rafforzano il cervello rendendolo più resistente agli attacchi dovuti all’età.
É quindi un valido investimento quello nell’alfabetizzazione digitale per i più anziani, per fornire loro strumenti semplici ed efficaci per affrontare i problemi della vecchiaia e della solitudine.
La modernità ha fornito agli anziani nuove opportunità, dall’altro lato gli anziani ci offrono racconti su “come si faceva”, insieme alla loro conoscenza e saggezza sotto forma di consigli e insegnamenti.
Noi possiamo insegnare ai nonni a sfruttare tutte le opportunità che il mondo digitale ha da offrire, ma loro hanno una ricchezza molto più grande: possono insegnarci come gestire la socialità nel mondo non virtuale.
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